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ARTROPROTESI DI GINOCCHIO ROBOTIZZATA TOTALE E MONOCOMPARTIMENTALE

Una nuova soluzione per le patologie degenerative del ginocchio

Patologie degenerative del ginocchio

Il sistema innovativo Mako è particolarmente indicato nelle patologie degenerative della cartilagine del ginocchio quali ARTROSI E OSTEOARTROSI, dovute all’età e alla familiarità.

Queste patologie consistono in una usura progressiva della cartilagine che non viene sufficientemente rifornita di sangue e, di conseguenza, quando lesionata, si consuma.

Il primo sintomo è il gonfiore oltre che la diminuzione dei movimenti e la comparsa di rumori articolari. Alzarsi da una sedia, scendere le scale, diventano attività fastidiose, a volte dolorose. Il dolore aumenta con il passare del tempo, manifestandosi anche durante la notte, a riposo.

Tra le patologie degenerative del ginocchio troviamo anche l’ARTROSI POST-TRAUMATICA, provocata da una lesione non curata, con medesima sintomatologia dell’artrosi, e la NECROSI AVASCOLARE, prodotta a seguito di un forte trauma o della non sufficiente vascolarizzazione dek ginocchio.

Per tutte queste patologie, la chirurgia protesica robotica costituisce una soluzione innovativa, efficace e mini-invasiva.

L’intervento

La tecnica robotica dell’artroprotesi di ginocchio consiste nell’applicazione di una protesi (totale o parziale) con l’ausilio della tecnologia Mako. Questa, si avvale di un sistema computerizzato che elabora un modello 3D del ginocchio da operare sulla base delle immagini TC 3D acquisite prima dell’intervento.

Viene così creato un modello virtuale del ginocchio a tre dimensioni che, insieme alle informazioni trasmesse dai sensori posizionati sull’articolazione durante l’intervento, serve per elaborare le istruzioni chirurgiche corrette utili a posizionare la protesi nella giusta sede e bilanciarla in modo perfetto.

Successivamente, grazie al braccio robotico, il chirurgo potrà creare, con precisione massima, l’alloggiamento osseo in cui andrà posizionata la protesi.

L’intervento viene eseguito attraverso un’incisione di 4-5 cm nel caso di protesi parziali e di 10-12 cm nel caso di protesi totali. La mini-invasività della tecnica consente anche di mantenere costante la circolazione durante l’intervento, con grande beneficio nel post operatorio (riduzione del dolore da compressione da laccio pneumo-ischemico).

Il sistema Mako sfrutta le immagini TC del paziente per creare un modello 3D specifico per ogni paziente sul quale il chirurgo può eseguire una simulazione avanzata dell’intervento e valutare i risultati clinici.

Protesi monocopratimentale, bimonocopratimentale e totale

Quando la patologia degenerativa interessa prevalentemente un compartimento articolare (mediale, laterale, femororotuleo), è indicato il trattamento con impianto protesico compartimentale.

Quando l’interessamento della patologia degenerativa colpisce più di un comparto, occorre sostituire con protesi entrambe le aree colpite (bimonocompartimentale).

Quando la degenerazione della cartilagine interessa tutta l’articolazione o è molto accentuata, è necessario ricorrere ad una protesi totale.

Grazie alla grande precisione del sistema, l‘impianto di una protesi totale di ginocchio può così essere limitato solo ai casi di usura articolare generalizzata (circa il 50% dei casi). Nei casi in cui una volta veniva sconsigliata, ad esempio nell’insufficienza del legamento crociato anteriore, ora può essere applicata una protesi monocompartimentale che presenta diversi vantaggi per il paziente.

I vantaggi

Il robot Mako permette una precisione pressoché assoluta nel posizionamento della protesi, favorendo la buona riuscita dell’operazione. Allo stesso tempo consente di risparmiare il tessuto osseo sano e di rispettare i tessuti molli circostanti (capsula, legamenti, muscoli) grazie al minimo traumatismo della fresa di cui è dotato il braccio robotico.

Di conseguenza, i pazienti che si sottopongono a operazioni di Makoplastica del ginocchio hanno tempi di recupero molto più rapidi rispetto a quelli operati con tecniche convenzionali.

Grazie a questi benefici, è possibile eseguire la metodica anche bilateralmente nella stessa seduta chirurgica.

Salvo condizioni cliniche particolari, il giorno stesso dell’intervento e, al massimo, il giorno successivo, il paziente è già in grado di compiere i primi passi, caricando il peso sull’arto operato, senza ricorrere all’uso di farmaci analgesici; il ritorno al lavoro e alla vita di relazione si verificano entro poche settimane.

Nel caso di protesi totali, circa il 70% dei pazienti viene dimesso in seconda/terza giornata, visto che non è necessaria una degenza riabilitativa ma è sufficiente un programma di ginnastica intrapreso nell’immediato post-operatorio sotto la guida dei fisioterapisti, da proseguire poi a casa in autonomia. L’utilizzo delle stampelle è consigliato solo nei primissimi giorni dopo l’operazione.

Anche la protesi totale di ginocchio beneficia di tutti i vantaggi connessi con la minore invasività, il perfetto bilanciamento legamentoso, la precisione e la riproducibilità del gesto chirurgico legati al sistema. La tecnica robotica, grazie alla mini-invasività e al perfetto bilanciamento legamentoso, consente anche un ritorno all’attività sportiva, seppure con alcune limitazioni.

Perché scegliere l’intervento di artroprotesi ginocchio con tecnologia robotica?

Massima precisione nel posizionamento della protesi grazie alla resezione dell’osso controllata dal software del sistema

Mini invasività della tecnica chirurgica, dal momento che i tessuti vengono preservati e viene conservata una maggiore quantità di osso

Aumento delle tipologie dei pazienti che possono essere candidati alla sostituzione protesica parziale (mono) o bicompartimentale (due parti del ginocchio) anziché totale

Realizzazione di un impianto protesico personalizzato, a beneficio dei legamenti

Ripresa della deambulazione già nella stessa giornata dell’intervento

Ricoveri più brevi (degenza minima) e ripresa dell’attività lavorativa più velocemente

Riduzione del dolore e diminuzione dell’uso di farmaci analgesici